Lettera di San Giovanni Bosco, allora sacerdote, ad un ignoto benefattore.
Proprietà di una collezione privata di Postua.
Postua è un paese importante dal punto di vista storico, architettonico e archeologico/minerario, facente parte della “Comunità di Valle di Crevacuore” fin da tempi antichissimi. (XI-XII° secolo).
Ancora nel seicento, era uno dei sei consolati del Marchesato di Crevacuore.
Nel tempo il paese ha conservato memorie scritte e fotografiche, soprattutto attraverso il lavoro dei Sacerdoti Postuesi, che raccogliendo oggetti e documentazioni di pregio, hanno preservato la memoria storica del luogo.
Un ringraziamento a Pier Luciano Garrone che ha consentito la pubblicazione di questa preziosa testimonianza.
* COPIA DEL TESTO ORIGINALE
Oratorio di San Francesco di Sales
Torino – Via Cottolengo, 32
Benemerito Signor
Ho ricevuto con vera gratitudine la generosa offerta che V.S. nella sua grande carità, degnossi di fare pei nostri missionari che vanno a lavorare per guadagnare al vangelo i selvaggi di America e specialmente della Patagonia.
Oltre i loro sinceri e ben dovuti ringraziamenti essi pregano in modo speciale per voi e per le vostre famiglie, incoraggiati poi dagli aiuti materiali e morali che loro porgete, raddoppieranno di zelo, e se occorre daranno volentieri anche la vita per cooperare alla salvezza delle anime.
Dilatare il segno di G.C. portando la religione e la civiltà tra quei popoli e nazioni che l’una e l’altra tutt’ora ignorano. Dio Vi benedica tutti, Dio ricompensi largamente la vostra carità e vi renda felici nel tempo, più felici ancora nella Beata eternità.
Io godo grandemente di potermi professare in Vostro Signore G.C.
Torino, 1 Novembre 1886
Obbligatissimo Servitore
Sac. Gio Bosco