Un antico monastero nel castello di Lenta
Alla scoperta del luogo in cui vivevano le monache benedettine
Il maniero ha origine medievale: fu costruito nel dodicesimo secolo
di: Katiuscia De Pieri
Questa esplorazione mi porta alla scoperta del castello di Lenta, un enorme maniero che ha radici storiche profonde, risalenti al Medioevo.
Fu costruito nel XII secolo. Faceva parte di un sistema difensivo di fortificazione simile a molti altri in Italia, con annessa la caratteristica dimora per il signore locale. La particolarità di questo complesso medioevale era quella di avere al suo interno un monastero femminile benedettino, dedicato a San Pietro, fondato nel 1127 sotto l’auspicio di Alberto di Andrate, divenne la fortuna degli abitanti della zona.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio come vivevano le monache all’interno di quello che veniva chiamato “castrum”.
I monasteri benedettini femminili seguono le regole benedettine, ovvero il regolamento di San Benedetto, che è il fondamento dell’ordine monastico che porta il suo nome. Alcune delle regole principali che guidano la vita in un monastero benedettino femminile sono:
• Preghiera e lavoro: le giornate nel monastero sono suddivise tra preghiera e lavoro. Le suore seguono un orario fisso di preghiera, lavoro e studio.
• Silenzio: il silenzio è una parte importante della vita monastica, specialmente durante le ore di studio e preghiera.
• Obbedienza: le monache obbediscono all’abadessa del monastero e seguono la regola benedettina con umiltà.
• Povertà: le monache condividono i beni del monastero in comune evivono una vita semplice, senza possedere beni personali.
• Castità: la castità è un requisito fondamentale per le monache, che vivono senza legami coniugali o relazioni romantiche.
• Preghiera: le monache passano molte ore al giorno in preghiera, seguendo l’Ufficio Divino, che è una serie di preghiere liturgiche.
• Studio: le suore dedicano del tempo allo studio e all’apprendimento spirituale.
• Accoglienza: i monasteri benedettini sono noti per la loro ospitalità e accolgono i visitatori in cerca di rifugio spirituale.
• Lavoro manuale: il lavoro manuale è un aspetto importante della vita monastica, e le suore spesso sono coinvolte in attività come la produzione di prodotti artigianali o agricoli.
• Carità: Le monache praticano l’amore fraterno e la carità, aiutando le persone che si trovano in difficoltà.
Il castello-convento di Lenta fu in seguito acquisito in parte da privati lentesi e in parte dal Comune, che lo utilizzò come sede municipale fino al 1840 circa. Attualmente, l’intero castello-monastero è di proprietà comunale e in alcuni fine settimana è aperto al pubblico.
La visita comprende tutto il nucleo medievale, la parrocchia, la cripta e la mostra privata di radio d’epoca di Gianfranco Giudice.
Katiuscia De Pieri
I contenuti e le immagini di questo articolo sono frutto del paziente lavoro di Katiuscia De Pieri. E' autrice di quattro libri che raccontano la sua esperienza in “Urbex”, ovvero "Urban Exploration", l'esplorazione urbana.
Katiuscia visita dimore storiche abbandonate, stabili industriali e luoghi d’arte in cui realizza avvincenti reportage fotografici.
Il suo interesse è mosso dalla passione per l’Arte, la Cultura e la Storia dei luoghi che esplora insieme agli altri componenti dell’Urbex Team.